Comune di Tito

Servizio civile

Servizio civile

Storia
Il servizio civile è stato introdotto nell'ordinamento italiano con la legge n. 772 del 12 dicembre 1972, di cui fu relatore il senatore Giovanni Marcora, inizialmente previsto come alternativa al servizio di leva, previsto esclusivamente per coloro che si fossero dichiarati obiettori di coscienza (così infatti erano chiamati coloro che si rifiutavano di prestare servizio di leva per motivi umanitari e/o religiosi). La scelta inizialmente era valutata da una giuria di psicologi militari, che avevano il compito di valutare le reali motivazioni del giovane al rifiuto del servizio militare, e la durata del servizio civile sostitutivo era maggiore di quella del servizio militare: l'articolo 5 comma 1 prevedeva che l'obiettore dovesse svolgere otto mesi di servizio in più rispetto al periodo di servizio che avrebbe svolto nell'arma di appartenenza.

Negli anni a seguire l'importanza sociale rivestita dall'obiettore di coscienza ha fatto sì che si rendesse sempre più importante una nuova disciplina dell'istituto, al fine di parificare i due servizi in termini di opportunità e di diritti.
La prima regolamentazione del servizio civile si ebbe però solo con la legge n. 230 dell'8 luglio 1998. La legge del '98 fu una vera e propria svolta in quanto, abrogando la precedente legge n. 772/1972, sancì esplicitamente che i cittadini che prestavano il servizio civile godessero degli stessi diritti di coloro che svolgevano il tradizionale servizio militare, che il suo espletamento desse diritto, nei pubblici concorsi, allo stesso punteggio per i servizi prestati negli impieghi civili presso enti pubblici, parificò la durata del servizio civile a quella del servizio militare, prevedé la possibilità che il servizio civile potesse essere svolto anche all'estero ed addirittura che gli obiettori potessero essere impiegati in missioni umanitarie, anche in quelle che comportavano l'impiego di forze armate.
Tale norma istituì inoltre, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l'Ufficio nazionale per il servizio civile, con il compito di organizzare e gestire la chiamata, l'impiego, la formazione e l'addestramento degli obiettori.
Con la legge legge n. 64 del 6 marzo 2001 venne istituito nel 2001 il "Servizio civile nazionale" (inizialmente avviato in fase sperimentale solo per le donne e gli uomini inabili alla leva fino ai 26 anni. Dal gennaio 2005, con l'entrata in vigore dell'art. 3 comma 1 del decreto legge n. 77 del 5 aprile 2002, l'età è stata innalzata fino ai 28 anni).

Tale servizio, pur conservando tra i propri fondamenti la difesa non-violenta della patria (patrimonio dell'obiezione di coscienza) e il servizio presso enti del Terzo settore ed enti pubblici, veniva ora ad essere un'istituzione completamente diversa dal servizio obbligatorio, che poteva essere prestato in alternativa a quello militare, perché esso si fonda su una scelta volontaria da parte dei giovani, avendo un importante impianto formativo sugli stessi, e non comportante particolari limitazioni (salvo il fatto che esso non è previsto per chi già opera nei corpi armati), nonché il riconoscimento in alcuni casi dei crediti formativi presso le università e offrendo ai volontari un rimborso spese maggiore di quello in precedenza offerto agli obiettori. La novità della norma del 2001 fu probabilmente l'introduzione della qualificazione di tale servizio non più come alternativo e sostitutivo del servizio di leva obbligatorio. A partire dal 1º luglio 2005, dopo la sospensione definitiva del servizio militare di leva, il servizio civile nazionale è aperto anche a tutti gli uomini che non abbiano prestato il servizio militare.
La legge n. 226 del 23 agosto 2004, che determinò la sospensione del servizio di leva, a partire dal 1º gennaio 2005, pose fine di fatto anche al servizio civile obbligatorio.
In Italia la scelta del servizio civile sostitutivo comportava alcune limitazioni tra cui l'impossibilità di otterere porto d'armi, e impediva di praticare qualsiasi lavoro che comportasse l'utilizzo delle armi, come ad esempio il vigile urbano, la guardia giurata, oltre ovviamente ad impedire la carriera nell'esercito, nella polizia, guardia di finanza, carabinieri, vigili del fuoco e nelle forze armate dello Stato. Inoltre, lo svolgimento del servizio civile rendeva difficile, se non impossibile, l'assunzione in aziende che lavorano per la difesa.

Per chi è stato obiettore fino al 2007 le limitazioni di cui sopra erano perduranti a vita. In seguito, con l'emanazione della 2 agosto 2007 n. 130, è ora possibile rinunciare allo stato di obiettore. Infatti la norma prevede che trascorsi almeno 5 anni dal congedo, dopo aver espletato il servizio civile sostitutivo obbligatorio, la rinuncia è esercitabile mediante presentazione di dichiarazione irrevocabile all'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.


Anche il Comune di Tito ha contribuito allo sviluppo del Servizio Civile, con il progetto DIAMOCI UNA MANO
per radicare nei giovani i valori della solidarietà, sensibilizzando la società ai concetti di cittadinanza attiva e di partecipazione al bene comune che contribuiscono al “circolo virtuoso” di cui fa parte a pieno titolo e per antica tradizione il Sistema del Servizio Civile Nazionale.
Ci si è prefissato, con questo progetto, l’istituzione di servizi tesi a prestare assistenza agli anziani da un punto di vista fisico e psicologico, attraverso le attività di supporto e di sostegno alla vita quotidiana, e assistenza ai minori servizio di accoglienza e sorveglianza all'ingresso delle scuole.

AREA ANZIANI
L’obiettivo è stato quello di radicare nell’anziano la convinzione di far parte di un tessuto sociale attento e sensibile ai suoi bisogni  ed in grado di fornire risposte adeguate, un tessuto sociale che non emargina gli anziani ne riconosce e ne esalta dignità e valori.

L’intervento promosso dal comune di Tito, intende offrire al territorio un servizio di aiuto agli anziani anche mediante accompagnamento degli stessi:

  • Potenziamento dell’efficacia e dell’efficienza delle politiche sociali per l’invecchiamento supportando gli anziani;
  • Promozione dell’aggregazione e della socializzazione, allo scopo di sconfiggere la solitudine e l’isolamento;
  • Promozione dello scambio e del confronto intergenerazionale;
  • Salvaguardia della memoria storica dell’anziano.

Obiettivi specifici:

  • Migliorare l’inserimento sociale, la qualità della vita umana;
  • Ampliare e migliorare la fruibilità del servizio di assistenza;
  • Fornire all’universo degli anziani una adeguata risposta sociale ai loro bisogni;
  • Organizzazione di attività ludico ricreative;
  • Accompagnamento dell’anziano durante le visite mediche;
  • Supporto nell’evasione di pratiche burocratiche che normalmente si rendono necessarie durante la settimana, in quanto i parenti sono assenti per impegni familiari o di lavoro;
  • Aiuto e accompagnamento in alcune attività quotidiane;
  • Organizzazione di feste ed manifestazioni per gli anziani.

AREA MINORI
L’obiettivo generale del progetto è:

  • Migliorare il senso di sicurezza dei cittadini attraverso le attività dei volontari, in collaborazione costante con i vigili urbani operanti davanti alle scuole.

L’obiettivo specifico è:

  • Potenziare la vigilanza da dedicare ai minori mediante l’incremento dell’attività ("servizio di accoglienza e sorveglianza all'ingresso delle scuole" a garanzia della sicurezza degli alunni, per facilitare l'attraversamento della strada, segnalare eventuali persone sospette, ecc.)

per il quale si rinvia agli atti allegati. 

pdf Pubblicazione graduatoria progetti di Servizio Civile Nazionale positivamente valutati
pdf Approvazione graduatoria finale progetti di Servizio Civile - determinazione dirigenziale Regione Basilicata
pdf Servizio Civile Nazionale, graduatoria finale bando 2013


SERVIZIO CIVILE 2013, Progetto Diamoci una mano

pdf Avviso
pdf Bando servizio civile 2013
pdf Estratto del progetto
pdf Modulo domanda
pdf Convocazione colloqui
pdf Esito selezione


Il sito del Servizio civile nazionale

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