Comune di Tito

Monumento ai caduti

Monumento ai caduti di Tito, la storia

di Marika Coronato

Nel novembre del 1922 la Giunta municipale del Comune di Tito, presieduta dal signor Eduardo Laurini nella qualifica di Sindaco, deliberò affinché si costituisse un Comitato Provvisorio per provvedere alla raccolta di fondi per l’erigendo Monumento ai Caduti di Guerra.
Tale Comitato si costituì il 26 giugno 1926 con 45 componenti, eleggendo a Presidente Onorario il Sottosegretario di Stato per le Finanze Francesco D’Alessio. Si procedette poi con la nomina dei delegati per l’estero.

monumento piazza michele luongo

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Proposte di progetti di restauro

La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Basilicata ha inserito il monumento ai caduti di Tito tra i tre monumenti regionali di cui si prevede il restauro.

pdf La nota della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata

Il contributo della Provincia di Potenza

di Gaetano Morese

Con l'entrata dell'Italia in guerra il prefetto di Potenza, Adolfo Cotta chiese ai sindaci della provincia di prendere «[...] l'iniziativa per la costituzione di un Comitato di preparazione civile del quale siamo chiamati a far parte senza distinzione di colore e di opinioni, i capi degli enti pubblici locali e tutti i migliori cittadini. Tali Comitati in considerazioni delle maggiori necessità del presente momento in Basilicata, debbono anzitutto proporsi questi due scopi principali. Primo: prestare aiuto ed assistenza alle mogli, ai figli ed ai parenti inabili dei richiamati sotto le armi, raccogliendo anche all'uopo, con pubbliche sottoscrizioni mezzi pecuniari per integrare l'opera dello Stato nei soccorsi alle famiglie anzidetti. Secondo: preparare un'adeguata organizzazione per assicurare il prossimo raccolto granario in modo da rimediare alle inevitabili deficienze della mano d'opera occorrente; a tale scopo nei luoghi di maggior bisogno dovrebbero aprirsi iscrizioni di lavoratori volontari cui tutti i buoni cittadini senza distinzione di parte e di classe dovrebbero farsi onore di partecipare».

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Soldati di Tito caduti in guerra durante il primo conflitto mondiale

L’Albo d’Oro degli Italiani Caduti nella Guerra Nazionale 1915-1918 è un documento che nasce negli anni immediatamente successivi al conflitto, nei ventotto volumi dell’Albo d’Oro, pubblicati ufficialmente a partire dal 6 giugno 1926 dal Ministero della Guerra in ottemperanza al Regio Decreto n.2130 del 22 novembre 1925, sono contenuti 529.025 nominativi di italiani caduti per cause direttamente ascrivibili alla Prima Guerra Mondiale.

Elenco dei Soldati di Tito caduti per causa di guerra durante il primo conflitto mondiale
Dati desunti dall’Albo d’Oro degli Italiani Caduti nella Guerra Nazionale 1915-1918 - Volume III° Basilicata – Pubblicato Dal Ministero Della Guerra e dai Ruoli Matricolari Comunali dei Militari del Comune di Tito - Classe 1880/1900.

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Uoi, crài e pёšcrài, calendario 2015 dell'associazione Ri-Crea

Cento anni possono essere pochi o troppi e, nel caso della prima guerra mondiale, sono l’uno e l’altro. Tutte le famiglie di Tito di 100 anni fa hanno avuto un familiare impegnato al fronte o perso qualcuno nella Grande Guerra, tutte le famiglie di oggi ne conservano la memoria.
Con questa consapevolezza, l’associazione Ri-Crea si presenta con il suo calendario “Uoi, crài e pёšcrài 2015“ per contribuire a preservare la memoria delle tante vicende umane risalenti a quel periodo storico cruciale, per far conoscere la guerra e le sue conseguenze ma soprattutto per trasmettere il grande valore della pace.

uoi crai pscrai

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