Comune di Tito

«Provvedimenti a favore di comuni che ospitano aree industriali»

Di seguito il testo della lettera che Graziano Scavone, in qualità di sindaco di Tito e membro del direttivo Anci Basilicata, ha inviato ai presidenti di giunta e consiglio regionale in merito alla proposta di inserire in assestamento di bilancio alcuni provvedimenti a favore dei comuni che ospitano aree industriali.

Carissimi Presidenti,
a poche ore dalla discussione che vedrà il Consiglio regionale della Basilicata impegnato a licenziare il provvedimento di assestamento al bilancio corrente, ritengo sia doveroso, oltre che puntuale, richiamare l'attenzione dei vertici istituzionali sulla opportunità di rafforzare, nei limiti del possibile, gli interventi a sostegno del sistema produttivo lucano implementando le azioni che immagino siano contenute all'interno del disegno di legge d'iniziativa della giunta regionale.

Non sfugge a nessuno, e le recentissime pubblicazioni della Corte dei Conti e dello Svimez rappresentano l'ulteriore conferma, quanto difficile sia questo momento storico per l'amministrazione degli enti locali e per le attività produttive e come la difficile situazione contabile stia penalizzando maggiormente le aree più deboli del paese. In questo contesto le Municipalità tutte stanno dando dimostrazione e prova di grande coraggio caricandosi della responsabilità da un lato di tagliare le spese e sacrificare, purtroppo, il livello dei servizi essenziali erogati, dall'altro di aumentare la pressione fiscale sui propri cittadini per poter far quadrare i conti e contribuire così in maniera determinante al risanamento del paese. Chiaramente tutto ciò comporta un arretramento significativo delle politiche di sviluppo territoriale a cui i Comuni, date le limitate risorse finanziare, possono contribuire sempre meno. Tanto che nei mesi scorsi, su iniziativa del Dipartimento Regionale alle Attività Produttive, d'intesa con l'Anci Basilicata, i Consorzi industriali, e le associazioni datoriali, si sono tenuti diversi incontri per individuare soluzioni, senza trovarne per quanto è dato sapere, che potessero far gravare meno sulle imprese il costo della crisi di contabilità pubblica che si traduce oramai per i Comuni sempre più in aumento delle tasse con la contestuale impossibilita' a favorire processi di incentivazione fiscale. Queste difficoltà' compromettono a volte irrimediabilmente la capacità di mantenere sul proprio territorio le imprese che hanno già investito e la possibilità di attrarre nuovi investitori.
Altresì, a mio avviso, bisogna riconvocare subito il tavolo insediatosi nel mese di maggio su proposta dell' Assessore all'Ambiente e Infrastrutture Aldo Berlinguer per la individuazione delle aree industriali che rispondono ai requisiti previsti dall'art. 27 del D. Lgs. n.83/2012 e continuare il lavoro avviato dai Sindaci delle Aree Sin di Tito e Val Basento insieme ai consorzi industriali al fine di presentare al Mise, quanto prima,l'istanza di riconoscimento di " Aree di crisi" facilitando in tal modo lo stanziamento di importanti risorse finanziare per accrescere la competitività delle imprese e dei territori attraverso interventi di riqualificazione ambientale, di infrastrutturazione e di rilancio produttivo di aree industriali già fortemente svantaggiate per effetto dei vincoli della bonifica ambientale.

Ritengo che agli sforzi già compiuti dall'Istituzione regionale a sostegno del sistema produttivo lucano, non ultima la pubblicazione dei bandi rivolti alle imprese, si debba e si possa aggiungere uno sforzo di intenti cogliendo l'occasione dell'assestamento di bilancio per riaprire una riflessione politico-istituzionale che si incrocerebbe con la ritrovata attenzione, da parte del governo nazionale, per le politiche per il Mezzogiorno e rafforzare le azioni di sistema. Ciò aiuterebbe credo a comprendere meglio la logica che muove intorno a taluni provvedimenti al centro del dibattito regionale da settimane, su tutti il cosiddetto Salva Potenza, evitando quella competizione improduttiva tra enti locali e territori che può far solo male alla Basilicata, mentre è questo il momento di diffondere e di favorire la cultura della mutualità tra enti, territori e comunità. In questa direzione è certamente apprezzabile la decisone della giunta regionale di prevedere in assestamento di bilancio la copertura di 2 Meuro per il Fondo di Coesione per i piccoli comuni.

Alla luce di dette considerazioni penso che sarebbe straordinariamente importante definire una quota di bilancio regionale da destinare a quei comuni che ospitano aree industriali, non molti per la verità, e che quindi erogano servizi extra territoriali, vincolando la destinazione delle somme messe a disposizione per la detassazione dei tributi locali ed il rafforzamento dei servizi erogati alle imprese.
Ringraziando per l'attenzione che vorrete dedicare alla presente richiesta, auguro a voi tutti buon lavoro.

Graziano Scavone
sindaco Città di Tito
membro Consiglio direttivo Anci Basilicata

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