Accordo vertenza Firema, il sindaco Scavone: "Adesso assorbire tutti i lavoratori e rilanciare politiche del settore"

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Dettagli: Mercoledì, 08 Luglio 2015 09:31

«Il voto favorevole espresso dalla quasi totalità dei lavoratori del gruppo Firema Trasporti all'ipotesi di accordo per l'acquisizione del complesso aziendale da parte della Titagarh Group, azienda indiana leader nel settore ferroviario, chiude positivamente la fase commissariale della Firema Trasporti e apre interessanti scenari produttivi per tutti gli stabilimenti del gruppo». Lo ha dichiarato il sindaco di Tito, Graziano Scavone, a conclusione del referendum tra i lavoratori del gruppo Firema sull'ipotesi di accordo sottoscritta da sindacati e azienda il 3 luglio al Ministero dello sviluppo economico.

«È necessario altresì – ha continuato il sindaco Scavone – monitorare il riassorbimento della totalità dei lavoratori, considerato che nel passaggio alla NewCo Titagarh Firema Adler sono 160 i lavoratori del gruppo Firema, 16 per lo stabilimento di Tito, per i quali saranno avviate le procedure di cassa Integrazione e progetti di training e riqualificazione per la eventuale riassunzione nel gruppo, in funzione delle esigenze di produzione durante il periodo di Cigs». «L'impegno quindi delle istituzioni statali e regionali, a cui va riconosciuto il merito insieme ai sindacati nazionali e locali di aver condotto in queste ultime settimane un importante e attento lavoro per evitare il fallimento della azienda e individuare un soggetto industriale credibile per il rilancio produttivo dell'intero gruppo, deve essere quello di favorire ogni processo per non lasciare a casa nessun lavoratore e rafforzare le politiche industriali per il comparto ferroviario italiano, sempre più interessato da processi di acquisizione da parte di player internazionali nonostante le previsioni di crescita dell'intero settore in Italia e nel mondo».
«Un plauso – ha concluso il sindaco Scavone – va a tutti i lavoratori del gruppo, in particolare alle maestranze dello stabilimento di Tito, per la maturità dimostrata nell'affrontare la difficile vertenza industriale e per avere posizionato, attraverso le competenze acquisite in tanti anni di lavoro, lo stabilimento di Tito tra quelli strategici dell'intero gruppo».